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il mondo del mito. Predilige, infatti, "l’umanità schiacciata dalla terribile maledizione biblica", autentico mito che non cessa di perseguitarla. Le disgrazie di Proserpina sono anche quelle degli Ennesi, dei suoi concittadini.
"E’ chi meglio di Gesualdo Prestipino, continua Ignazio Viola, figlio del profondo sud, può e sa cogliere il dolore cosmico, il dolore della sua terra. Terra di duri silenzi, marchiati a fuoco, da un sole che non perdona, sui volti dei suoi figli, sulle zolle e sulle pietre del suo suolo. Volti di carta-pecora, pietre aride ed aguzze che si irrorano col sangue che esse stesse stillano dopo averlo assorbito dalle vene della gente dell’Isola". La pittura attuale di Prestipino traduce lo stesso mondo che alimenta le sue sculture con le stesse tematiche, espresse però, è bene ripeterlo, con un contenuto più universale.
Sulla scia di Hibiscus Gesualdo allarga il suo interesse con altre creazioni ispirate tutte alla stessa tematica poetica che può definire l’attuale periodo della sua pittura. Il messaggio prende le vesti della poesia con Calura, Verde in fiamme, purezza inquinata, La natura si ribella, Sentimenti astratti, quadri che, con la stessa tecnica dei tondi della perfezione in colori di fiamme, esprimono il sogno mitico di un ritorno alle origini dell’innocenza degli uomini in seno alla natura.

La produzione pittorica legata a quest’ultima tematica ha visto la sua naturale conclusione in una interessante mostra allestita in CANADA presso "LA CASA D’ITALIA" di MONTREAL, nel settembre del 2000. Nella stessa occasione il professore Domenico Fasciano, cattedratico presso L’UNIVERSITA’ DI MONTREAL, ha presentato il suo ultimo libro: "UN FIGLIO DI ENNA – GESUALDO PRESTIPINO" EDIZIONI MUSAE. Il presente curriculum e stato tratto dal volume citato.

Per informazioni riguardanti le pubblicazioni su Gesualdo Prestipino scrivere al seguente indirizzo email: info@prestipinoarte.com


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